resentata dalla perdita di prodotto sotto forma di goccioline al momento del trattamento. Durante l'irrorazione la caduta delle goccioline è influenzata dalla loro grandezza e dal vento (disegno 1) .La traiettoria delle gocce più pesanti è determinata dalla forza di gravità mentre le gocce piccole acquistano la velocità del vento e si dirigono in punti lontani dal bersaglio. Sono soggette al trasporto le gocce con diametro inferiore a 100 micron (1/10 di millimetro), la frazione di goccioline comprese fra 10 e 50 micron rappresenta la principale fonte di contaminazione perché sotto il diametro di 5 micron contengono poche molecole di erbicida (Disegno 2). In sintesi la deriva da goccioline che si realizza durante l'irrorazione è influenzata: a) dalla finezza delle goccioline, b) dal vento che influisce sulla distanza, c) dall'umidità che regola la vita della molecola. E' noto che tutta la bibliografia scientifica impone di non
trattare quando il vento supera la velocità di 5 Km/ora. I danni da deriva si notano nella zona sottovento adiacente al campo trattato e hanno un gradiente di distribuzione. I danni dipendono dalla quantità di prodotto che deriva e dalla sensibilità della pianta investita dalla deriva.
si innesca un trasporto orizzontale fino a quando l'erbicida non è riportato verso il basso da una corrente discendente o da gocce di pioggia (Disegno 3). In questo caso il danno non presenta un gradiente ma si può manifestare uniformemente su ampie superficie anche centinaia di metri da quella di distribuzione. Questa deriva si produce tipicamente nei fondo valle in giornate soleggiate e quando si tratta al mattino. I trattamenti al mattino sono più pericolosi in quanto nelle prime ore del giorno si verifica l'inversione termica da irraggiamento. Al mattino, con il sorgere del sole, l'aria a terra si riscalda e lentamente si crea una corrente ascensionale che si attenua nel corso della giornata. Va precisato che le tre tipologie di deriva si possono combinare.Per contattarci cliccate qui