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ANALISI DEL SUOLO: INTERPRETAZIONE EFFICACE
L'analisi del terreno è uno strumento estremamente utile per ottimizzare le produzioni razionalizzando la fertilizzazione delle colture e la gestione del suolo e riducendone i costi.

L'analisi infatti consente di:
  • conoscere i valori di alcuni parametri chimici, fisici, idrodinamici e biologici di base per valutarne l'idoneità rispetto al normale e redditizio sviluppo delle colture;
  • individuare gli interventi utili a riportare entro limiti accettabili i parametri che non siano ottimali;
  • conoscere il tipo, l'origine e l'intensità di alcuni inquinanti naturali e/o antropici e valutare la loro incidenza;
  • individuare gli interventi utili a ridurre l'intensità degli inquinanti e i loro effetti.
IMPORTANZA DELLA INTERPRETAZIONE
Nonostante l'estrema validità dell'analisi del suolo, le difficoltà nella interpretazione dei dati analitici può rendere difficile la traduzione di tali dati in termini operativi, ne consegue che, ad alcuni operatori, tale strumento può apparire poco efficace.
L'interpretazione efficace delle analisi del terreno deve tener conto delle finalità e degli obiettivi che ci si propone. Poiché punti di partenza, obiettivi e condizioni operative possono essere molto eterogenei, non si può disporre tuttora di un unico procedimento schematico per l'interpretazione delle analisi che deve necessariamente essere filtrata attraverso valutazioni di carattere agronomico, ambientale, economico e antropico e sono professionalità, competenza, specializzazione ed esperienza del tecnico a costituire tale filtro.
I primi passi per rendere efficace le analisi del terreno consistono nello
  • scegliere le determinazioni analitiche da richiedere
  • comprendere i diversi modi di espressione dei risultati
  • estrarre il massimo delle informazioni dai dati analitici di cui si dispone.
SCELTA DEI PARAMETRI ANALITICI
Le determinazioni analitiche che è possibile richiedere sono molte e numerose sono anche le indagini che è possibile eseguire con l'uso dello strumento analitico, le situazioni da verificare, i fenomeni da quantificare, i problemi da risolvere.
Pertanto è importante razionalizzare la scelta delle analisi richiedendo la determinazione dei parametri analitici utili ai fini agronomici. Così, se da un lato non è sempre necessario conoscere alcuni parametri, d'altra parte, non si possono omettere certe determinazioni poiché esse sono fondamentali per comprendere il significato di altri dati analitici. Per esempio, se è vero che non è sempre necessario conoscere il calcare totale o la granulometria riferita ad otto classi, è altrettanto vero che non si esprimerà un giudizio sull'azoto totale ma sul rapporto C/N, o che non si potrà omettere la conoscenza della tessitura, ecc. ).
E' possibile raggruppare i parametri in diversi gruppi in funzione del ruolo nella fertilità agronomica senza tuttavia trascurare le interazioni tra parametri di gruppi diversi oltre che dello stesso gruppo.
PARAMETRI
FISICI
Utili ai fini della valutazione dell'aspetto fisico della fertilità agronomica, per esempio dinamica dell'acqua nel suolo
Tessitura, struttura, ecc.
PARAMETRI
FISICO-CHIMICI
Utili ai fini della valutazione della capacità del suolo di trattenere nelle forme utili i nutrienti e gli ioni idrogeno
pH o reazione, conducibilità elettrica dell'estratto acquoso,capacità di scambio cationico, sostanza organica,ecc.
PARAMETRI
CHIMICI
Utili ai fini della valutazione dell' indice di disponibilità di ciascun elemento nelle forme assimilabili dalle piante. Tali elementi possono essere utili (macro e micronutrienti) o nocivi (tossici o microtossici)
Elementi della fertilità ed elementi tossici
PARAMETRI
MICROBIOLOGICI
Utili ai fini della gestione di processi quali la mineralizzazione della sostanza organica, la formazione di composti umici, ciclo degli elementi e loro disponibilità per le piante
Funghi, batteri, ecc.

Ai fini della fertilizzazione (impiego di concimi, correttivi, ammendanti) è necessario valutare la fertilità del suolo sia sotto l'aspetto fisico-chimico che chimico del terreno, pertanto sarà necessaria l'indagine analitica almeno per i seguenti parametri: tessitura, pH, salinità (conducibilità elettrica), calcare attivo, rapporto carbonio/azoto (C/N) e quindi sostanza organica e azoto totale, fosforo assimilabile, capacità di scambio cationico (CSC), basi scambiabili (potassio, magnesio, calcio, sodio scambiabili) e loro percentuale sulla CSC, micronutrienti (ferro, manganese, rame zinco assimilabili, boro solubile).
Altre determinazioni verranno richieste dal tecnico soltanto in situazioni specifiche.

METODICHE ANALITICHE
Al fine dell'interpretazione agronomica delle analisi i dati analitici non hanno valore assoluto ma puramente comparativo e pertanto, è necessario che siano confrontabili. A tale scopo è indispensabile conoscere la metodica utilizzata dal laboratorio.
Inoltre il documento di analisi deve riportare il sistema analitico a cui fanno riferimento le metodiche utilizzate e devono essere indicate chiaramente le unità di misura utilizzate per l'espressione dei risultati. In caso diverso i dati riportati non sono comparabili.
Attualmente i metodi normalizzati per le analisi del suolo fanno riferimento a quanto pubblicato nelle G. U. del 02/09/97 e del 21/10/99.

INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL SUOLO
L'interpretazione dei dati analitici si svolge in due fasi successive.
  • La prima fase del giudizio è di natura pedologica; essa consiste nella valutazione della funzionalità del suolo, ha valore conoscitivo e tiene conto solo del grado di probabilità che la dotazione di un elemento sia insufficiente, sufficiente o abbondante.
  • La seconda fase del giudizio è di natura agronomica. In termini agronomici il dato analitico non indica la "quantità " di un elemento presente nel terreno in forma disponibile bensì la "probabilità " che esso sia presente in misura più o meno sufficiente, secondo le esigenze di una specifica coltura in un dato ambiente colturale. L'analisi degli elementi consiste nell'estrarre gli elementi dal terreno utilizzando trattamenti che imitino il più possibile ciò che avviene tra terreno e pianta. Poiché attualmente non è possibile ricostruire fedelmente in laboratorio ciò che avviene realmente in campo, i dati analitici dovranno essere considerati solo indicativi delle potenzialità nutritive del terreno ossia indici di disponibilità dell'elemento per la coltura nelle sue diverse fasi fenologiche.
    A causa della difficoltà di esprimere la disponibilità in termini quantitativi, i dati analitici devono essere correttamente impostati ed interpretati tenendo conto sia della complessità del sistema suolo-pianta-clima sia delle interazione di questo con gli interventi agronomici.
Nella interpretazione agronomica delle analisi del terreno, intesa come valutazione della analisi del suolo per valutarne l'attitudine a nutrire le colturecapacità di alimentare le piante, bisogna quindi tener presente:

- la disponibilità del nutriente espressa in termini di probabilità;
- le forme in cui l'elemento è presente (totale, scambiabile, solubile, ecc.) tenendo conto dei meccanismi e delle condizioni che ne consentono la interconversione ("pool" del nutriente);

- la dinamica degli elementi nel sistema suolo-pianta ossia il ritmo di assorbimento di ciascun elemento che è condizionato dalla fisiologia delle piante e dalla capacità di ritenzione da parte del suolo, a loro volta dipendenti da altri fattori di crescita, ad esempio disponibilità idrica, radiazione solare, interventi colturali,ecc..
Tenendo conto di tutto ciò, in questa sede non si proporrà uno schema interpretativo generalizzabile ma si individueranno i gruppi di determinazioni e si esamineranno brevemente le linee guida interpretative per ciascun gruppo allo scopo di estrarre il massimo delle informazioni possibili dai dati di cui si dispone. Si forniranno riferimenti numerici solo nei casi in cui questi abbiano significato agronomico generalizzabile.
dr. Luisa M. Ruggieri

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