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Attacchi di muffa grigia su uva da tavola in Puglia

Nel mese di ottobre 2010 nei vigneti di uva da tavola coperti con film plastico per il posticipo si sono verificati forti attacchi di muffa grigia sull'uva. Il fungo Botrytis cinerea, nell'arco temporale di due settimane, si è sviluppato tanto da compromettere la produzione in numerosi vigneti di uva da tavola della varietà ''Italia''. In particolare, nella zona viticola a Sud di Bari, ha compromesso irreparabilmente la qualità e la relativa commercializzazione del prodotto. L'attacco del patogeno ha interessato anche i vigneti trattati più volte con diversi principi attivi ad azione antibotritica e le uve che in molti casi all'epoca della raccolta apparivano sane o soltanto marginalmente interessate dalle infezioni di Botrytis, in seguito, durante la frigoconservazione, hanno manifestato l'azione distruttiva subdolamente causata dalla presenza di un forte inoculo (micelio e spore) non visibile al momento del confezionamento. L'attacco della muffa grigia sull'uva matura è stato favorito dalle piogge persistenti che, insieme alle temperature favorevoli, hanno determinato, nel microclima dei vigneti coperti, la rapida diffusione dell'infezione che in pochi giorni ha invaso il grappolo.

L'infezione classica di Botrytis sulle bacche si manifesta con macchie brune estese che si ricoprono di un'efflorescenza fungina grigia (foto 1). In alcune situazioni oltre al sintomo tipico della muffa grigia, sugli acini si evidenziano altri sintomi meno tipici. La seguente raccolta fotografica ha lo scopo di evidenziare alcuni aspetti sintomatologici della muffa grigia su uva da tavola in campo, coperta per il posticipo.

SINTOMATOLOGIA
-Grappolo completamente distrutto e ricoperto dalla caratteristica muffa grigia, fonte di inoculo e causa di ulteriori infezioni (foto 2).
-Macchie circolari brune dette anche ''macchie a lenticchia'' (foto 3).
-Microlesioni che favoriscono la formazione di essudati zuccherini e l'ingresso del fungo (foto 4).
- Puntini scuri che indicano l'avvenuta penetrazione del fungo nella bacca (foto 5).
-Macchie idropiche con buccia che si solleva a contatto con le dita, comunemente chiamate ''vesciche'' (foto n.6).
- Cracking circolare, detto ''lunetta'', in prossimità del peduncolo. Il tipico spacco si manifesta a maturità su uva Italia forzata e predispone l'acino all'ingresso dei marciumi(foto n.7).
- Essudati zuccherini che gemono dalle alterazioni avvenute a carico della cuticola. Essi costituiscono un ottimo substrato zuccherino per il rapido sviluppo del fungo sugli acini sottostanti (foto 8).
- Adesione e persistenza di gocce di rugiada fra gli acini che favorisce una prolungata bagnatura degli stessi e crea condizioni favorevoli allo sviluppo delle spore fungine (foto 9).

L'incidenza della muffa grigia nei vigneti di uva da tavola è legata a vari parametri biotici e abiotici. Si ribadisce che rimane fondamentale una oculata difesa antibotritica con principi attivi appropriati ma è opportuno ricordare che una ''prevenzione ragionata'' può migliorare le aspettative e ridurre il carico dei residui nell'uva.

PREVENZIONE
Quando si parla di prevenzione occorre ricordare una serie di regole:
1)Evitare di programmare uve tardive in terreni argillosi (pesanti) che drenano con difficoltà e che contribuiscono a mantenere alto il livello di umidità nel microclima vigneto coperto.
2) Preferire zone ventilate che riducano la permanenza di umidità e di gocce di rugiada sui grappoli, in particolare su quelli serrati.
3) Evitare di forzare con acido giberellico e altri biostimolanti che favoriscono l'ingrossamento dell'acino a discapito della resistenza della buccia (naturale barriera protettiva)
4) Tenere presente che l'uva Italia è una varietà che matura a settembre e forzare, per prolungare la permanenza dell'uva sulla pianta, significa indurre un lento invecchiamento della bacca che comporta una riduzione della resistenza a fattori avversi. Pertanto, è giunto il momento di pensare a varietà che presentino epoca di maturazione più tardiva.
5) Ricordare che i dati climatici storici indicano il mese di ottobre come un mese piovoso.
6) Vigneti con vegetazione fitta (infrascati) favoriscono bagnature prolungate degli acini, creando condizioni di umidità favorevoli allo sviluppo dei marciumi.
7) Microlesioni della buccia, di varia natura (tripidi, acari, oidio, craching, ecc.), sono fattori predisponenti gli attacchi di botritis.
8) Evitare prodotti aggressivi nei confronti delle cere della buccia.
Dr Agr Stefano Somma

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